I Taxi scioperano di nuovo il 5 e 6 giugno? Forse non si rendono conto del disastro in cui versa il trasporto pubblico non di linea nelle nostre citta', anche per colpa di regole del tutto squilibrate a loro favore e del tutto inadeguate a rispondere alle nuove richieste dei cittadini. Di questo passo e' piu' che probabile che a scioperare siano i passeggeri, che a milioni stanno gia' cercando alternative di mercato ad un servizio fermo al secolo scorso". Cosi' Andrea Romano, presidente di MuoverSi' Confederazione Ncc e Mobilita', commentando l'annuncio di un nuovo sciopero dei Taxi proclamato per il prossimo 5 e 6 giugno da alcune associazioni. "Ricordo bene l'entusiasmo con cui le associazioni Taxi accolsero, lo scorso 3 aprile, le bozze di decreti attuativi presentate dal ministro Salvini nella sede del Ministero. Decreti assolutamente squilibrati a loro vantaggio e destinati a punire milioni di imprese e operatori Ncc, con gravi danni per la mobilita' delle nostre citta'. Oggi alcune associazioni Taxi pretendono un ulteriore trattamento di favore, a maggior danno dei cittadini e di servizi di mobilita' che sono gia' al collasso - aggiunge -. Viene da dire che al peggio non c'e' mai fine. Per parte nostra, anche a nome di decine di migliaia di imprese e operatori Ncc, continueremo a mobilitarci con la politica, con il governo e con tutte le autorita' di garanzia affinche' i decreti Salvini vengano corretti guardando ai richiami venuti piu' volte dalle autorita' europee e nell'interesse dei cittadini, del loro diritto alla libera mobilita', della qualita' della vita delle nostre citta' e di tutti coloro che lavorano nel settore. E insisteremo affinche' il Parlamento, ad oltre trent'anni dall'ultima legge-quadro, metta finalmente mano ad una riforma organica del settore che tenga conto di cosa serve agli utenti e alle nostre citta'
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